Proseguiamo con la carrellata dei Protagonisti della
CENTOPASSI 2015
con …. la Squadra de “I CLEDI” (chissà qual è il significato “vero” di questo nome? Nessuno dei due ha voluto svelarlo…) composta da ANGELO GRIECO & ALESSANDRO BORIO
al Traguardo di San Pellegrino in Alpe terzi per…1 solo punto di penalità
dei 2 ricordiamo, con riferimento ad Angelo, l’approccio tipico del pugliese emigrato che incontra un corregionale: simpatico, espansivo, intelligente, arguto. Tante domande, tutte mirate a capire cosa fosse esattamente ‘st’accidenti di una CENTOPASSI.
Impressioni, poi, tutte confermate al Traguardo nella sincerità ed affetto dell’abbraccio che ci siamo scambiati quando, finalmente (e da bravo barese doc) ha… benedetto i soldi spesi per l’iscrizione!
Di Alessandro, invece, la sua meticolosità nello studiare il regolamento prima della partenza, la sua interpretazione della regola delle minimo 4 regioni… Ma sopra ogni cosa ricordiamo la sua faccia al traguardo che ci ha fatto venire alla mente le immagini degli esploratori del primo ‘900 -come il mitico Roald Amundsen- alla conquista del Polo Nord…
una coppia ben assortita ed estremamente affiatata, motociclisticamente parlando; anche per quanto riguarda l’aspetto fotografico del viaggio: Angelo è il fotografo, Alessandro il modello, come potrete apprezzare oltre.
Vediamo cosa ci raccontano….
I Cledi, Alessandro Borio e Angelo Grieco: terzo posto alla Centopassi 2015!
Terzi per 1 punto, una beffa, siete comunque soddisfatti?
Angelo
Carissimi, se nel mese di ottobre dell’anno scorso, mi avessero detto che sarei arrivato terzo assoluto e primo in team, col mio amico Alessandro, alla famigerata CENTOPASSI , avrei anche pagato! Scherzo ovviamente… il clamoroso risultato è il coronamento di un sogno che insieme abbiamo coltivato e sul quale lungamente abbiamo lavorato perché si realizzasse.
La mancata vittoria anche nell’assoluta denota unicamente inesperienza; sebbene siamo pienamente soddisfatti.
Alessandro
Primi nella classifica a squadre e terzi assoluti per un solo punto. Io mi ritengo soddisfatto in quanto l’obiettivo che mi ero posto/ci eravamo posti era quello di riuscire a fare i 100 passi e vedere luoghi nuovi e direi che siamo riusciti nell’intento.
Cosa pensate sia stato determinante per arrivare a questo risultato?
Alessandro
Sono state determinanti a mio avviso, due cose:
1) la programmazione a tavolino dell’itinerario che doveva ovviamente prevedere i 100 passi ma essere anche un pò elastico nel senso che dovevano esserci dei passi di riserva (come previsto da regolamento) per sopperire ad eventuali problemi che potevano presentarsi durante il viaggio, cosa puntualmente accaduta.
2) Seconda cosa determinante, direi la più importante, la passione per la moto che ci ha permesso di viaggiare ininterrottamente da mattina a sera per 14 ore, tutti i giorni (a onor del vero altri hanno fatto meglio, ovvero più di 30 ore consecutive).
Angelo
Determinante per la vittoria credo sia stato il puntale lavoro fatto non tanto per capire come mettere in connessione tra loro i cento passi selezionati, quanto comprendere tempi, tipologia delle strade, eventuali alternative, chiusure, limiti, conoscenza diretta dei luoghi, condizioni del manto stradale, eventuali differenti condizioni atmosferiche e quant’altro potesse influire sui tempi di percorrenza che ci sono stati imposti da regolamento.
Raccontateci il vostro itinerario. Quale il luogo più bello in cui tornerete con più calma?
Angelo
Il nostro itinerario è stato creato per vincere!
Partendo dall’estremo nord-est dell’Italia abbiamo voluto creare una percorso a mezza luna con direzione antioraria che ci portasse all’arrivo facendo coincidere passaggi in luoghi completamente a noi sconosciuti insieme a passaggi in luoghi da noi spesso frequentati.
Abbiamo percorso alcune strade della Grande Guerra al confine con l’Austria, luoghi ricchi di storia come Passo Coe; le strade del Giro d’Italia 2015 in Liguria e Toscana (devi sapere che entrambi siamo anche ciclisti). Abbiamo cercato di tenere conto anche delle altimetrie non solo relative ma complessive con lo scopo di non fare solo picchi ma di mantenere una media alta e credo complessivamente ci siamo riusciti.
Direi che se il buongiorno si vede dal mattino, l’alba sulla Via Panoramica delle Vette in provincia di Udine in Comune di Ravascletto è stata quella che come prima tappa ha lanciato la volata della vittoria. Ci avevano detto la sera prima che era chiusa; perché all’ora del nostro transito sarebbe salite in alpeggio 4000 pecore. Non abbiamo ascoltato le sirene ed alle 8:30 oltre ogni aspettativa eravamo già a godere di un panorama meraviglioso mai sino ad allora contemplato.
Alessandro
Per quanto riguarda l’itinerario considerando il punto d’arrivo ubicato al centro-nord e la nostra residenza in provincia di Varese e Como, abbiamo deciso di partire dal Friuli zona monte Zoncolan e di percorrere l’arco alpino da est a ovest sino a ridosso del lago di Garda, quindi abbiamo attraversato obbligatoriamente la pianura riprendendo a “fare passi” sull’Appennino da ovest a est sino al traguardo di San Pellegrino in Alpe.
Dire quale sia stato il luogo più bello non è semplice perchè ne abbiamo visti tanti ma uno mi ha colpito particolarmente: proprio il punto di partenza, la Panoramica delle Vette ubicata nel comune di Ravascletto.
Che esperienza è stata la Centopassi 2015 a livello personale e motociclistico?
Alessandro
La CENTOPASSI per me è stata un’esperienza indimenticabile che ha confermato il tipo di motociclista che sono: strade di montagna-panorami-moto. A questo proposito volevo ringraziare Angelo che mi ha permesso di partecipare dato che è stato lui a propormi l’iniziativa dopo aver letto il racconto del vincitore dell’edizione 2014.
Angelo
La lettura l’anno scorso di un post del vincitore della CENTOPASSI 2014 (n.d.r.: Roberto Ubiali) aveva acceso in noi la curiosità di vivere in prima persona un esperienza del genere.
Avendola vissuta ora anche da vincitore questa fantastica esperienza mi porta a considerare che le emozioni raccontate da Ubiali erano autentiche come lo sono state le mie e che solo vivendole si possono anche raccontare.
Personalmente mi sento molto appagato dall’esperienza vissuta.
Motociclisticamente dico che è stata l’occasione per maturare ancora di più una coscienza civile, una disciplina di guida ed un rapporto simbiotico con la propria moto che in alcuni tratti ha assunto sembianze pressoché umane!
CENTOPASSI 2016. Che obiettivi vi siete posti per il prossimo giro, vincere?
Angelo
Programmi per l’anno venturo? Certamente sarà dura ripetersi; anche perché la sorte ci è stata molto favorevole quest’anno!
Vogliamo mettere in gioco la nostra vittoria magari su itinerari completamente sconosciuti. Ci piacerebbe un arrivo per esempio nel centro Italia o giù di lì per variare completamente itinerari. Ovvio anche in quel caso vogliamo vincere mettendo magari a frutto la nostra recente esperienza.
Alessandro
Penso che la faremo, spero in compagnia di un altro nostro amico che quest’anno non ha partecipato. Obiettivo che mi pongo, direi lo stesso di quest’anno, ovvero riuscire a fare 100 passi; poi se la fortuna aiuta si può aspirare alla vittoria. Concludo auspicando che il traguardo del 2016 sia in centro Italia al fine di percorrere strade e vedere luoghi ancora sconosciuti.
allora, anche da parte nostra arrivederci al 2016
Angelo Grieco & Alessandro Borio …. (I Cledi)
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