Proseguiamo con la carrellata dei Protagonisti dellaCENTOPASSI 2015 ed oggi è il turno delle Pecore Nere …. lo squadrone dei “BLACK SHEEP” che arrivano (è il caso di dire) in forze da quel di Torino, capitanati da quel “satanasso” di Bart(al secolo BARTOLOMEO BADAGLIACCA) e composta da GIUSEPPE IULIANO – GUIDO VALLAURI – PAOLO MAZZUFERI – GIUSEPPE BOVA, la squadra più numerosa che ha portato a termine la CENTOPASSI 2015. E, credeteci, partire in 5 ed arrivare tutti fino al traguardo non è affatto semplice; considerate che le pecore nere ci sono riuscite facendo non solo 100 passi a primo colpo, ma anche superando i 100.000 metri di altimetria facendo esclusivamente APPENNINI!!!! al Traguardo di San Pellegrino in Alpe quarti per…6 soli punti di penalità
di loro ricordiamo l’iniziale contatto con Bart, col quale abbiamo poi tenuto sempre tutti i contatti, personaggio coinvolgente ed entusiasta le cui caratteristiche si percepivano perfettamente anche via telefono.
Ci piace raccontare del fulminato cioè di uno di loro (non diciamo il nome!) ch’è stato sfiorato durante la gara da un fulmine e la cui moto, da allora, ha un funzionamento …quasi diabolico.
Ma tutti hanno dimostrato di essere, oltre che MOTOCICLISTI VERI, anche personaggi…incredibili per simpatia ed umanità.
Insomma: uno squadrone a tutti gli effetti.
Vediamo cosa ci ha raccontato il loro “capo”, l’ormai mitico Bart….
Black Sheep, 2^ Classifica Squadre alla CENTOPASSI 2015! Bartolomeo, ve lo aspettavate?
Onestamente no. Per noi la CENTOPASSI era un’incognita. Non sapevamo a cosa andavamo incontro, anche se un po’ lo sospettavamo. Guardando la classifica dell’anno scorso, puntavamo a raggiungere quota 90 passi. Invece ne abbiamo “toccati” 101!
Cosa pensate sia stato determinante per arrivare a questo risultato?
Innanzitutto un’attenta pianificazione a tavolino, poi la capacità di osare davanti agli imprevisti e il fattore “C” (leggasi cul*), che crediamo sia ingrediente fondamentale per la buona riuscita di ogni impresa. Pensiamo ai piloti più sfortunati che sono stati costretti al ritiro per guasti meccanici, ad esempio. Inoltre, e non per ultimo, l’affiatamento tra i membri della Squadra, che non dimentichiamo, era la più numerosa tra quelle partecipanti: ben cinque piloti a fronte del massimo di tre delle altre squadre, con tutto ciò che comporta.
Raccontateci il vostro itinerario. Quale il luogo più bello in cui tornerete con più calma
Per noi Black Sheep, la CENTOPASSI era un’occasione per vedere posti nuovi. Tant’è che pur essendo di Torino, abbiamo scelto come luogo di partenza la città di Cascia, concentrando l’itinerario nel centro-sud tra gli Appennini. Con in mente l’obbiettivo che ci eravamo posti – valicare 90 passi – e fatto nostro il mantra di Matteo Vocino, l’organizzatore di questo fantastico evento, che recita “Comunque vada, al traguardo siete tutti vincitori”, abbiamo pianificato un itinerario che ci ha comunque permesso di superare quota 100.000 m di dislivello e che si è snodato tra Umbria, Lazio, Molise, Marche, Abruzzo, Emilia e Toscana.
E’ difficile stabilire il luogo più bello, innanzitutto perché ognuno di noi cinque ne ha uno differente, e poi perché l’Italia è un Paese meraviglioso. Ringraziamo ancora Matteo che, con questo evento, ci ha permesso di scoprirne almeno una parte.
Che esperienza è stata la CENTOPASSI 2015 a livello personale e motociclistico?
La CENTOPASSI è il “massacro motociclistico più bello d’Italia”.
E’ un’esperienza forte, che ti porta ai limiti e fa capire, per primo a te stesso, di che pasta sei fatto.
Guidare mediamente per 12-13 h al giorno per quattro giorni consecutivi, su strade a volte snobbate persino dai muli è roba da motociclisti… motociclisti veri. Pensiamo che chiunque voglia fregiarsi di questo appellativo, indipendentemente dal tipo di moto che possiede, debba partecipare almeno una volta nella vita a questo evento.
CENTOPASSI 2016. Che obiettivi vi siete posti per il prossimo giro, vincere?
Ecchetelodicoaffare… eh eh eh
Bartolomeo Badagliacca & Paolo Mazzuferi, Giuseppe Iuliano, Guido Vallauri, Giuseppe Bova (I Black Sheep)
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