CENTOPASSI 2015 – I Protagonisti: Luca Angiolini





Inauguriamo oggi la carrellata dei Protagonisti della CENTOPASSI 2015.

E lo facciamo proprio partendo dal VINCITORE, LUCA ANGIOLINI.

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Pensando a Luca ci vengono in mente le lunghe telefonate ed il fitto scambio di opinioni via mail durante la fase di preparazione della CENTOPASSI.
Ricordiamo le sue perplessità sul fatto di riuscire a percorrere 550 km al giorno facendo tra i 20 ed i 30 passi e la sua incredulità dopo che avevamo pubblicato l’articolo della simulazione di una tappa con il resoconto dei km e dei passi fatti in quella occasione.
Ricordiamo ancora la telefonata pre-partenza, le confidenze sul suo mal di schiena ed il timore di non farcela ad arrivare in fondo.
Ricordiamo anche la sua domanda, tra l’incredulo ed il piacevolmente sorpreso: “ma…cosa fai, telefoni a tutti i piloti uno per uno?”…

Ma soprattutto ricordiamo le parole di affetto e le attestazioni di stima e di merito nei confronti dei suoi compagni di viaggio, cioè Fabio Carioni, Antonio Allocchio, Franco Russo, altrettanti Mister CENTOPASSI 2015

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ai quali ha riconosciuto il merito di larga parte della sua vittoria.
Un degnissimo successore di Roberto Ubiali nell’albo d’oro della CENTOPASSI.
Ecco cosa ci ha raccontato….

Luca Angiolini, Vincitore della CENTOPASSI 2015!! Te lo aspettavi? Cosa si prova?

Aspettarmelo no di sicuro, perchè le variabili sono molte ed oltre alle tue capacità e forza di volontà devi poter contare che molti altri fattori quali moto, apparati tecnologici, condizioni meteorologiche per te e per i tuoi compagni di avventura, filino lisce.
Come ho detto sul palco della premiazione, ci vuole anche fondoschiena ed io ne ho avuto tanto.

La soddisfazione è stata grande ; anche se da ex agonista sia in enduro che nello sci, qualche vittoria l’avevo già assaporata in vita mia.

L’ emozione vera è stata invece il raggiungimento del centesimo passo : onestamente ero scettico sul fatto di riuscirci, per quanto sopra.
La classifica finale è un dettaglio.
Considero i miei compagni ed almeno un paio d’altri concorrenti che hanno perso il podio o per una penalità o per una deviazione per gara ciclistica, quantomeno primi ex-equo, se non davanti a me.

Cosa pensi sia stato determinante per arrivare a questo risultato?

Certamente diverse cose tra le quali alcune  buone intuizioni nello stendere il percorso, la bravura di Fabio Carioni e Franco Russo nel digitalizzarlo, il fatto di aver provato nei mesi scorsi diverse opzioni della giornata per noi più ostica, l’aver rinunciato ad alimentarci con le gambe sotto il tavolo (un grazie particolare ad Antonio Allocchio ed a Franco Russo – detto Franz Cannibal – per i quali la definizione di buone forchette è persino sminuitivo),

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ed una grande determinazione, anche sotto un “ temporalone “ con grandine che ha seguito il nostro percorso per ore con una pervicacia sorprendente.

Raccontaci il tuo itinerario. Quale il luogo più bello in cui tornerai con più calma?

Siamo partiti dall’Alto Adige, per fare poi Trentino, Lombardia, Emilia, Liguria, Emilia, Toscana ed infine Emilia nuovamente.
Le Dolomiti le conosco piuttosto bene (ho la residenza in Alto Adige ), ma sono sempre uno spettacolo ed una sorpresa allo stesso tempo : dipende da che ora del giorno e con che luce le vedi.
Di questo giro non dimenticherò la luce del nostro mattino sul Passo Giau.

Gli Appennini credevo di conoscerli, ma ho scoperto che sono molto più grandi, selvaggi e belli, in alcune loro parti, di quanto ricordassi.
Il Passo Scalucchia con uno scollinamento mozzafiato verso il versante Sud (sul quale certamente tornerò per un pic-nic), e la salita nei boschi del Cisa Bis: due bellissimi momenti; ma anche i boschi di Chiodo ed Incisa ed il crinale di Calvaro, Femmina e Pelicione, che sono stati in grado di svegliarmi dall’abbiocco di cui ero caduto vittima pochi chilometri prima.

Che esperienza è stata la CENTOPASSI 2015 a livello personale e motociclistico?

Amo andare in moto, con qualsiasi tipo di moto, anche se di estrazione sono un’ endurista; su strada amo le staccate e le curve ad alta velocità e detesto le autostrade.
I miei succitati “soci“ mi propongono mediamente una decina di diversi rally, cavalcate o traversate l’anno, ma appena ho letto la formula della CENTOPASSI ho capito che il divertimento, per il mio modo d’ essere, era assicurato.
So tenere la concentrazione in moto per ore e continuare a divertirmi curva dopo curva anche dopo centinaia di chilometri .. penso sia lampante che non potevo scegliere di meglio.

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Poi c’è stata la tensione, l’adrenalina: in poco tempo e diverse volte ogni giorno passavamo dall’euforia di essere sulla buona strada per farcela, allo sconforto per una strada lentissima che ci faceva andare fuori media, una traccia sbagliata che finiva su un sentiero del C.A.I. o un Passo che fradicio ed erboso “ci rifiutava“ (maledetto Biancarda).
Sul finire del terzo giorno poi, ho notato che la mia gomma anteriore era letteralmente a punta, con un’usura pazzesca sui lati.
Per un’ ora dopo la scoperta ho guidato come sull’ acqua, temendo di perdere l’ avantreno ad ogni curva ; poi mi sono abituato, ho visto che non succedeva nulla e sono tornato a divertirmi.
Per cui il centesimo Passo è stato un piacevole brivido interiore per me, come del resto, scommetto, per tutti i “Mr. Centopassi “.

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CENTOPASSI 2016. Che obiettivi ti sei posto per il prossimo giro, bissare il successo del 2015?

No, praticamente impossibile e non fondamentale.
Primo obiettivo è partecipare.
Secondo è fare cento Passi.

Poi spero che vinca uno dei miei compagni di avventura.

MarchiataIntervistadec   

All’ anno prossimo e grazie a tutti!

Luca Angiolini

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